venerdì 6 novembre 2009

Effetto Memoria

Quando andavo a scuola io, al posto del crocifisso avevamo un poster di Bugs Bunny che si fumava un cannone. Ecco, mi sono intristito.

mercoledì 26 agosto 2009

Fate entrare le sardine

Dicevamo che il mio vicino di casa si chiama Carmelo. Dicevamo che si fa chiamare Steven. Dicevamo che a me non piacciono i ghiaccioli rosa.

Carmelo è un bravissimo consulente di marketing, o meglio, è bravissimo nel farmi credere che è bravissimo. Quindi, trattandosi di marketing, è bravissimo. Quando trattiamo i nostri gelidi affari gli chiedo sempre qualche dritta sulle nuove tendenze: aspetto da anni il "via libera" per poter sfoderare la mia collezione di berrettini col paraorecchie ma, per ora, sembrano fuori mercato. L'ultima volta, però, ho messo da parte le mie perversioni auricolari e gli ho chiesto consiglio per un amico che fa il batterista. Il suo gruppo bazzica in qualche localino in giro per la Romagna, secondo me fanno cagare ma loro sono di diversa opinione e vorrebbero, anzi, aumentare il loro giro di fans. "Il meglio che possono fare è sciogliersi" ha sentenziato il dottor Steven, io ero certamente d' accordo con lui ma, probabilmente, per un motivo diverso. "Ecco cosa devono fare - ha continuato - dichiarare lo scioglimento della band e uscire di scena per qualche mese. Io consiglierei di mettere in giro la voce del decesso del batterista, magari in cause misteriose ed esotiche tipo annegato alla Centrale del Latte o magari qualcosa di anale, tipo soffocato dal culo di una mucca"
"Di una mucca?"
"Magari una mucca della Centrale del Latte"
"Sarebbe perfetto"
"Si, ma non è questo il punto. Il punto è che devono spegnersi per un pò e poi tornare sotto forma di tribute band"
"Tribute band di chi?"
"Di loro stessi. Le tribute band vanno un casino ultimamente quindi verrebbe sicuramente più gente a vederli. A tutti piacciono le tribute band, altro che degli squallidi originali..."
"E se dopo un pò la gente si dovesse stufare della tribute band?"
"E' questo il bello, dopo qualche anno possono fare la reunion"
"La reunion di che?"
"Degli originali, magari col batterista miracolosamente resuscitato grazie all'intervento di Ronnie James Dio. A tutti piacciono le reunion originali..."
"Hai finito?"
"Si"

Me ne sono andato un pò scosso, un pò intristito ma sicuramente più consapevole. Consapevole del fatto che l'industria della musica è una schifezza, consapevole del fatto che il gruppo del mio amico è una schifezza ma, soprattutto, consapevole del fatto che i ghiaccioli rosa sono una schifezza.
E adesso, fate entrare le sardine.

mercoledì 19 agosto 2009

...e il naufragar m'è dolce in questo marketing

Tutti dovremmo avere un consulente di marketing. Il mio si chiama Carmelo ed è golosissimo di ghiaccioli. Ma partiamo dall'inizio...

Carmelo è il mio vicino di casa e soffre di una viscerale quanto irrefrenabile (a volte proprio violenta) passione per i ghiaccioli, però ha un problema: non sopporta quelli bianchi. Anche io, da par mio, soffro di una viscerale quanto irrefrenabile (effettivamente violenta) passione per i ghiaccioli, però ho un problema: non sopporto quelli rosa. Così, ogni tanto, passo dal suo giardino per trattare uno scambio di ostaggi. Carmelo è un affermato consulente di marketing, ovvio che nello studio dove lavora non si fa chiamare C a r m e l o, bensì Steven. L'ha fatto anche incidere sulla porta del suo ufficio: "Dottor Steven". Io una volta gli ho fatto notare che fa molto chirurgo plastico di Beverly Hills disposto a tutto e lui ha risposto dicendo che era proprio l'impressione che voleva trasmettere: questo solo per dare un'idea del soggetto. Il dottor Steven Carmelo, tra le altre cose, è anche un irresistibile playboy e molto è dovuto alla professione che svolge, il suo motto è un pò questo: "Se riesci a convincere una donna a pagare per indossare degli stivali infradito, vuoi non convincerla ad indossare gratis un pene adulto?"insomma, un tipino raffinato...

(mi sono rotto di scrivere, sono le 4.18 am e adesso vado a letto. Il resto della storia tipo domani o dopodomani)

lunedì 3 agosto 2009

Dammi una Lambretta che mi taglio le vene

Ieri pomeriggio trascorrevo una domenica uggiosa. Stavo dedicandomi alla mia mezz'ora quotidiana di moonwalk quando, dalla radio, la sempre stuzzicante voce di Maurizio Gasparri attirava la mia attenzione. A dire il vero non ho capito benissimo di cosa parlasse, centrava qualcosa con la Lambretta o almento, a me sembrava dicesse "Lambretta", o forse era "Castrazione Chimica". In ogni caso era la solita minchiata. Ho pensato: "Al mondo non c'è essere vivente più stupido di Maurizio Gasparri", poi pero' mi è venuto in mente un documentario che avevo visto anni fa, di quelli che non si guardano mai dall'inizio e mai fino alla fine. In questo filmato si parlava di una particolare specie di scimmie talmente stupide che a volte, mentre saltano da un albero all'altro, si afferrano la coda credendo che sia un ramo e precipitano inesorabilmente nel vuoto. "Ecco - ho pensato - se queste non sono più stupide di Gasparri per lo meno se la giocano". Devo ammettere, pero', che forse il paragone è un po' troppo forzato. Insomma, Gasparri non ce l'ha mica la coda.

giovedì 30 luglio 2009

Aggiungi un posto a tavola

Oggi è stata scritta una pagina fondamentale nella storia d'Italia. Una conquista frutto di tante, dure battaglie che ha portato finalmente al tanto atteso epilogo:

L' ALTA VALMARECCHIA è ROMAGNA.

Benvenuti Casteldici, Maiolo, Novafeltria, San Leo, Pennabilli, Talamello e Sant'Agata Feltria. Dopo tanti anni di oppressione da parte della perfida regione Marche, finalmente riconquistate la vostra terra promessa.

(che poi Romagna per modo di dire....insomma, è provincia di Rimini)

domenica 26 luglio 2009

Consigli per gli acquisti

- Pronto?
- Buonasera, mi chiamo Cinzia e l'ho chiamata per proporle una nuova, straordinaria offerta
- Parliamoci subito chiaro, Cinzia, cosa vuole: la mia anima, il mio voto o il mio denaro?
- Il suo denaro
- Continui pure
- Grazie, l'azienda che io rappresento fornisce ai suoi clienti un servizio nuovo e innovativo, in grado di far rivivere un'antica sensazione ormai rarissima di questi tempi
- Non la seguo più, di cosa stiamo parlando?
- Della noia
- Continui pure
- Mi spiego: viviamo in una società sempre più frenetica, in cui il tempo è diventato merce preziosissima, figuriamoci il tempo sprecato. E' questo il nuovo trend, il nuovo status symbol, oramai solo le persone veramente realizzate possono permettersi il lusso del disinteresse, dell'apatia, dell' uggiosità, non trova? Ad esempio, lei da quanto tempo non si annoia?
- A parte ora, devo dire che, in effetti, sono un po' a corto di momenti noiosi
- Allora deve venire a trovarci! Forniamo un servizio che fà proprio al caso suo: la chiudiamo in una stanza, da solo, davanti ad uno schermo che trasmette filmati di vecchietti che giocano a bocce. Al rallentatore. Per tre ore. Con un sottofondo di musica elettronica.
- Minimale?
- Minimalissima!
- Interessante...
- Perfetto! Vuole prenotare una seduta?
- Guardi Cinzia, non ci siamo capiti. Non si parlava di noia? Se dico "interessante" allora vuol dire che non va bene.
- Caspita, ha ragione. Allora che ne dice della danza classica?
- Niet
- Pesca in allevamento?
- Niet
- Scacchi? Trenini? Calcio Femminile? Curling? Poste italiane?
- Mi sa che non ci siamo
- Allora ho io quello che fa per lei. E' una particolarissima simulazione virtuale, ancora in fase sperimentale ma molti nostri clienti ne sono già entusiasti. Si chiama: "Con la moglie all'Ikea"
- Questo sembra far al caso mio, pero' non sono sposato.
- E' disponibile anche nelle varianti: "Con la morosa all'Ikea, con la mamma all'Ikea..."
- Insomma, "All'Ikea con qualcuno che non posso mandare affanculo dopo un quarto d'ora"
- Precisamente
- Mi sembra perfetto! Posso prenotare per domani pomeriggio?
- Certamente!!! A domani allora!!
- A domani!!!



-Pronto?? Silvia?? Ciao. Senti, mi dispiace ma domani non possiamo vederci. Ho già un impegno. Ehhhh lo so, lo so, sono davvero mortificato, è che me ne ero completamente scordato. E' proprio un peccato... Ma dai, comunque non ti preoccupare, ci saranno altre occasioni, ti portero' la prossima volta.... all'Ikea

giovedì 23 luglio 2009

Il mio amico Carolino. Una storia vera, una storia nera

Questa è una storia vera e come tutte le storie vere parla di dolore, morte e disperazione. Un po' come i Teletubbies ma senza pubblicità.


Ieri sera avevo il cesso di casa intasato e così sono andato a fare un giro al mare. A un certo punto ho incontrato il mio amico Carolino che non vedevo da qualche tempo, in quanto abitante in località Castel Fuffo e quindi poco presente da queste parti. "Cosa ti porta in Romagna?", domando curioso.
"Mah, niete di che, stamane sono stato al funerale di mia zia", risponde lui.
"Ah, mi dispiace"
"A me no, insomma, aveva 91 anni, era ora che crepasse".
Ho pensato che il pensiero di Carolino fosse insensibile e maleducato. Ho pensato che, anche se non si prova dispiacere per chi è appena morto, bisogna almeno rispettare il dolore di chi è rimasto in vita a compiangerlo. Così gliel'ho detto. Poi ho anche pensato che la frase "Era ora che crepasse" avrebbe fatto una fantastica figura incisa in grande sulla lapide, ma questo non l'ho detto. Comunque, Carolino suona il pianoforte. Intendiamoci, non lo fa di lavoro, non è neanche particolarmente bravo, ha studiato qualche anno da piccolo, insomma, fa abbastanza schifo. Questo lo sanno più o meno tutti tranne i suoi familiari. In particolare sua nonna: lo ha visto a 11 anni al saggio delle medie e, come tutte le nonne che si rispettino, si è convinta che il nipote sia il più grande pianista d' Italia, alla pari di Gianni Morandi (che, sempre secondo la nonna, suona il piano). E' successo, insomma, che questa mattina, prima dell'inizio del rito funebre, è venuto a mancare l'organista (nel senso che non si trovava) e allora tutti i familiari, capeggiati dalla nonna, hanno insistito perchè il povero Carolino si mettesse al piano. "Suona due note - implorava la mamma - solo per dare ufficialmente inizio alla funzione"
"Non credo che la zia ci tenga particolarmente, mamma, e poi, cosa dovrei suonare?"
"Ci sono lì i libretti della Zione Catolica - consigliava la cugina venuta da Parma - suvvia, sei così bravo te..."
Carolino, titubante, si è messo seduto di fronte al piano (che in realtà era un organo), ma, essendo lui una pippa, non riusciva bene a leggere gli spariti della Zione Catolica e così, quando ormai tutti erano raccolti e pronti a soffrire, si è rivolto al fratello per un ultimo consiglio:
"Allora?? Cosa dovrei mai suonare?"
"Ma chenneso' - fa il fratello - suona quello che vuoi basta che sia cupo, tetro, che rimandi al tema della morte. Smetti di rompere il cazzo che sto' pensando ad Eto'o"

E fu così che il mio amico Carolino, in chiesa, in occasione del funerale di sua zia, si lancio' in una commovente versione della colonna sonora dell' Impero Colpisce Ancora.